Mi guardo intorno
e vedo il vuoto,
chiamo
e non mi risponde che l'eco.
Questa solitudine lacererebbe meno se,
pesando il silenzio,
non vi trovassi,
incrostati ogni dove,
risatine di scherno,
tentennamenti di capo,
gesti e sguardi complici
condannanti lo straniero, l'intruso, l'escluso.
No, non griderò:
non darò loro alibi per giustificare
l'assurda condotta,
per pontificare sull'inesistente sconfitta.
Attenderò un altro straniero,
altri esclusi, tutti gli esclusi.
Quel giorno non renderemo loro
lo scherno ed il disprezzo,
ma ci limiteremo a lasciarli estinguere
nel loro misero deserto intellettuale.
In solitudine. Silenziosamente. Senza eredi.
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